Niente indennizzo per malattia né riconoscimento di invalidità per i lavoratori che si infortunano durante la pausa caffè in orario di servizio. Anche quando hanno avuto il permesso del capo per andare al bar all’esterno dell’ufficio sguarnito di un punto ristoro.
A stabilirlo è la Cassazione che ha accolto il ricorso dell’INAIL, Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro contro indennizzo e invalidità del 10% in favore di una impiegata della Procura di Firenze che si era rotta il polso cadendo per strada mentre, autorizzata, era uscita per un caffè.
La pausa caffè, infatti, non è stata considerata dai giudici come un’esigenza impellente legata al lavoro, ma piuttosto una libera scelta.
Il testo completo dell’ordinanza 32473/2021