Venerdì 20 alle 19 piazza Vanvitelli 15 sede NOI CONSUMATORI apertura sportello per le famiglie colpite dalle Cartelle esattoriali
La CISAL Provinciale di Napoli in collaborazione con l’associazione Noi consumatori guidata dall’avvocato Angelo Pisani ha attivato il primo Sportello di PACE FISCALE in Provincia di Napoli, aperto dal lunedì al giovedì dalle 16alle 19 presso le sedi: Unione Provinciale CISAL in Via A. Vespucci, 9 Napoli e la sede di Noi Consumatori Piazza Vanvitelli,15 Napoli.
Il Commissario Provinciale di Napoli CISAL Marco Mansueto – dichiara -, incontrando in varie attività persone vittime della crisi, abbiamo messo a fuoco un problema specifico: all’interno della crisi che in questi anni ha coinvolto decine di migliaia di cittadini, molto spesso si trovavano persone assolutamente inesperte ”; abitudine frequente anche per una tipica carenza italiana in tutto ciò che riguarda l’educazione finanziaria, non a caso l’Italia occupa la 46esima posizione su 48 peggio di noi solo Venezuela e Messico. Troppe volte dal nostro osservatorio – dichiara l’avvocato Angelo Pisani responsabile dello Sportello quanto un indebitamento eccessivo conduca non solo verso la povertà, ma anche verso innumerevoli dinamiche deleterie per la persona e per la famiglia. A volte nella speranza di ristrutturare il debito ci si avvicina al mondo dell’usura, altre volte ritrovarsi sovraindebitati, oltre alle ovvie complicazioni di natura economica, porta a depressione situazionale, a forte ricorso a farmaci, all’emergere di conflitti familiari e a tensioni all’interno dei nuclei, a concreti rischi alla salute . Lo Sportello sarà aperto a tutti gli iscritti CISAL ed i loro familiari, agli iscritti di Noi Consumatori e cittadini.
Cartelle esattoriali, tregua fiscale: ecco come accedere alla sanatoria agevolata con sanzioni ridotte.
La definizione agevolata dei controlli automatizzati
È possibile definire con modalità agevolatele somme dovute a seguito del controllo automatizzato (c.d. avvisi bonari), relative ai periodi d’imposta in corso al 31dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per le quali il termine di pagamento non sia ancora scaduto alla data di entrata in vigore della legge di Bilancio (1° gennaio 2023),ovvero i cui avvisi siano stati recapitati successivamente a tale data. La definizione si perfeziona con il pagamento: – delle imposte e dei contributi previdenziali; – degli interessi e delle somme aggiuntive; – delle sanzioni nella misura ridotta del 3% (in luogo del 30% ridotto a 1/3).
Le rateizzazioni
È prevista anche la definizione agevolata delle somme derivanti da controlli automatizzati le cui rateazioni sono ancora in corso al 1° gennaio 2023, mediante pagamento del debito residuo a titolo di imposte e contributi previdenziali, interessi e somme aggiuntive. Anche in tal caso le sanzioni sono dovute nella misura del 3%.
La sanatoria per irregolarità formali
È poi concessa la possibilità di sanare le irregolarità, le infrazioni e le inosservanze di obblighi o adempimenti, di natura formale, non rilevanti sulla determinazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi, ai fini dell’IVA e dell’IRAP e sul pagamento di tali tributi, se commesse fino al 31 ottobre 2022. Tutto questo, a patto però che si rimuovano le irregolarità e si versi una somma pari a 200 euro per ciascun periodo d’imposta cui si riferiscono le violazioni, eseguito in due rate di pari importo, di cui la prima entro il 31 marzo 2023 e la seconda entro il 31 marzo2024.
Il ravvedimento speciale
Il ravvedimento speciale consiste in una deroga all’ordinaria disciplina del ravvedimento operoso mediante la quale si possono regolarizzare le dichiarazioni relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti. Le condizioni per fruirne? Le violazioni non devono essere state già contestate alla data del versamento del dovuto; e si deve trattare di dichiarazioni validamente presentate (pertanto, la sanatoria non è possibile per le dichiarazioni omesse). Cosa occorre sanare? – rimuovere le irregolarità; – versare l’imposta, gli interessi e le sanzioni queste ultime, però, ridotte a 1/18 del minimo edittaleirrogabile.
La definizione agevolata di atti di accertamento
Si possono definire con modalità agevolate gli atti del procedimento di accertamento adottati dall’Agenzia delle entrate. Le condizioni per applicare l’agevolazione sono: -gli atti non devono essere stati impugnati; – non devono essere decorsi i termini per presentare ricorso. Possono essere definiti anche gli atti di accertamenti con adesione relativi a PVC notificati dall’Agenzia delle Entrate entro la data del 31marzo 2023. Nel dettaglio, sono previste sanzioni ridotte, da 1/3 a1/18 del minimo previsto dalla legge, per gli accertamenti con adesione relativi a: – processi verbali di constatazione consegnati entro la data del 31 marzo 2023; – avvisi di accertamento, rettifica e liquidazione, non impugnati e ancora impugnabili, nonché avvisi notificati entro il 31 marzo 2023. La stessa riduzione sanzionatoria a 1/18 è applicata anche agli atti di accertamento con adesione relativi agli inviti a comparire per l’avvio del procedimento di definizione dell’accertamento. Si possono anche definire in acquiescenza avvisi di accertamento, di rettifica e quelli di liquidazione, non impugnati e ancora impugnabili, nonché quelli notificati fino al 31 marzo 2023, con analoga riduzione sanzionatoria a un diciottesimo delle sanzioni irrogate. La stessa riduzione delle sanzioni è applicata nel caso di acquiescenza agli atti di recupero non impugnati e ancora impugnabili, in tal caso con pagamento degli interessi. Le somme dovute possono essere anche dilazionate in un massimo di 20 rate trimestrali di pari importo da versare entro l’ultimo giorno di ciascun trimestre successivo al pagamento della prima rata. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi al tasso legale.